Wanderlust

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venerdì 14 gennaio 2011

La formica e Il filo d'erba

Da bambina abitavo in un attico al sesto piano in piena città. L'urbanizzazione mi circondava e mi avvolgeva come un abbraccio invadente. Forse non mi rendevo conto di quanto mi stesse stretto il cemento, ma di sicuro mi accorgevo di quanto mi mancasse la natura. Era nelle piccole cose di ogni giorno che la cercavo febbrilmente. E la trovavo. Sempre. Si, perché la natura non la puoi mica fuggire arrampicandoti a sei piani d'altezza o rintanandoti nella più grigia delle città! Lei silenziosa e discreta si fa strada comunque.
Sul mio terrazzo infatti la vita brulicava frenetica sotto gli occhi di chi la cercava con attenzione. E io la cercavo altroché!
File lunghissime di formichine lucenti che portavano orgogliose e tenaci carichi pesantissimi per le loro piccole tenaglie e io come una spia in incognito, nascosta ai loro occhi dalla mia gigantesca dimensione, le seguivo fino al buchino nel muro. Il portale segreto che conduceva al misterioso formicaio. Oh quanto mi sarebbe piaciuto essere piccola piccola come loro per poter visitare quel posto. La società perfetta. Tutte per una e una per tutte. Tutte lavorano alacremente per il bene comune, nessuno ruba, non si ammazzano tra di loro, non vogliono sempre di più e non hanno il denaro. La maledizione del mondo, il denaro.
Ma a me, bambina, piacevano soprattutto perché erano fortissime e mi chiedevo come avessero fatto ad arrivare su fino al sesto piano..forse avevano un ascensore formichino che correva su e giù nelle grondaie! Non mi avrebbe stupito.
Sul davanzale poi c'erano delle creaturine minuscole davvero. Dovevi essere molto attento per scorgerle. Erano i ragnetti rossi, piccolissimi acari che correvano instancabili da una parte all'altra. Anche se non ho mai capito quale ne fosse lo scopo.
Ma il vero miracolo erano i fili d'erba.
Il mio terrazzo girava tutto intorno all'appartamento ed era totalmente pavimentato con delle mattonelle rossicce molto anni settanta. Nonostante fossero state posate molto bene c'era stato qualcosa che aveva vinto la forza del massetto. I fili d'erba. Non sapevo come ma dei teneri, delicati, indifesi fili d'erba si erano fatti strada tra il cemento e le mattonelle e spuntavano tenaci qua e la. Incredibile. Come aveva potuto un semino piccolissimo volare per il mondo e finire nel più spoglio e duro dei deserti e riuscire comunque a reclamare la sua fetta di vita!? Ci sarebbe riuscito un uomo?
Ricordo che una mattina mia madre voleva strapparli via tutti perché temeva che a lungo andare avrebbero sollevato e rotto le mattonelle. Mi feci letteralmente venire una crisi di pianto per costringerla a non farlo. Dopo quasi un'ora di pianti e sbattimenti di piedini raggiungemmo un accordo. Lei avrebbe lasciato lì le piantine e io mi sarei presa cura di loro finché non sarebbero cresciute un pochino e a quel punto le avremmo spiantate insieme senza romperle e le avremmo piantate in un vaso. Bellissimo!
Grazie Mà.

3 commenti:

  1. Fili d'erba che spuntano dal cemento, radici che sollevano duro asfalto,...fiori che crescono spontaneamente su vecchi muri di mattoni...
    Tutto questo ci fa riflettere su come la Natura sia più forte di noi e ci fa capire che nonostante i nostri "sforzi" atti a piegarla e distruggerla... la VITA l'avrà sempre vinta...
    Brava Serena! da sempre schierata DALLA PARTE GIUSTA! :-)

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  2. Bellissimo post.. e meravigliose le parole di Marco..
    La Natura è và sempre rispettata, anche perchè lei avrà sempre la meglio su di noi, anche quando "vogliamo" distruggerla!!!!

    Mimì

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  3. Che dire, perfetto!
    Ciao Sè, benvenuta nel mondo dei blogger, piccolo spazio nel cuore della rete!
    E' un piacere leggere i tuoi pensieri, e credimi, di sognatori come noi ne sono rimasti davvero pochi, ma come dire.....NOI NON SIAMO PAURA!!!!!

    Comunque, hai dato davvero una bella immagine di Mamma natura, e degli occhi di una bimba curiosa che la scruta. Invero la natura è la più perfetta macchina, la più complessa forma di vita mai creata, e l'uomo, come il virus che in realtà è la sta distruggendo per la propria avarizia.....Ma in fondo, quando la natura si ribellerà all'uomo, vincerà come ha sempre fatto....un bacio e di nuovo benvenuta...

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